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Hanno giocato Juventus, Inter e Atalanta tra sabato e domenica. Ora la Roma deve fare il suo dovere di lunedì, per superare la Lazio, riprendersi il quarto posto e proiettarsi al meglio verso il doppio impegno Ludogorets-derby. I giallorossi sono chiamati a vincere oggi alle 18.30 a Verona anche per cancellare il ko interno con il NapoliMourinho fiuta bene i pericoli della sfida di oggi che vanno oltre il valore di un avversario reduce da sei sconfitte consecutive e risucchiato all’ultimo posto in compagnia della Cremonese. Il tecnico giallorosso chiede quindi ai suoi una prova di carattere per sopperire ai problemi legati agli infortuni e alla stanchezza. Anche in questa ottica, a Trigoria non hanno preso con entusiasmo la festa organizzata da El Shaarawy per il suo 30esimo compleanno venerdì sera in centro al locale «La Lanterna». Erano presenti la maggior parte dei giocatori, tra gli invitati anche i membri dello staff, Mourinho non si è visto mentre alcuni calciatori si sono trattenuti fino a notte fonda. Nulla di vietato, era il giorno libero della squadra rientrata alle 6 del mattino da Helsinki, ma in questi casi un po’ di cautela è sempre apprezzata. Ieri Mourinho non ha parlato in conferenza stampa e non è detto che si esprima pubblicamente sull’argomento nelle prossime interviste, fatto sta che nell’allenamento di sabato il suo umore non era dei migliori, complice anche l’infortunio di Spinazzola. Che si aggiunge a tutti gli altri di questo inizio di stagione travagliato. Per allontanare le energie negative oggi Mou punterà ad esempio sulla voglia di rivalsa di Zaniolo e lo smalto apparentemente ritrovato da Abraham in Finlandia. Servono altri gol dagli attaccanti, Helsinki deve essere un inizio. I precedenti dello scorso anno sono un richiamo alla concentrazione. Al Bentegodi arrivò la prima sconfitta stagionale della Roma di Mourinho dopo sei vittorie nelle prime gare fra campionato e Conference League, la sfida di ritorno iniziò come un incubo (0-2 a fine primo tempo e terzo gol annullato al Verona) per poi trasformarsi nella favola dei giovani Volpato e Bove, autori dei gol del pareggio. Una gara spartiacque tra il periodo peggiore dei giallorossi e l’inizio di una nuova fase, culminata con il trionfo di Tirana contro il Feyenoord. A differenza di Sarri, che ha provato a gestire la diffida di Milinkovic raccogliendo alla fine la beffa di un’ammonizione che escluderà il serbo dal derby, Mourinho non ha giocatori a rischio squalifica in partenza. Ma è chiaro che nella partita prima della stracittadina un cartellino preso in campo condizionerà più del solito i giocatori della Roma. Tra le insidie della trasferta di Verona c’è anche questa. Ma l’occasione è ghiotta. E va colta.

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