Tempi più lunghi del previsto, ma ora ci siamo: possibile debutto all’Olimpico il 4 febbraio. Poi mancheranno circa 20 partite
Tutti a disposizione, tranne uno. E non è uno qualsiasi. A 5 mesi dalla frattura alla tibia è arrivato il momento dell’ultimo giro di orologio per Gini Wijnaldum. Quello che deve portare al ritorno in campo per permettere a Mourinho di avere finalmente l’undici titolare progettato a inizio stagione. Un recupero lento, più lento del previsto a causa della scelta di non operarsi che ha protratto i tempi di circa un mese e mezzo. Wijnaldum da dicembre si allena tutti i giorni alternando palestra, lavoro in campo e solo parzialmente qualche seduta tattica in gruppo. I carichi sono aumentati gradualmente, la gamba è tornata muscolarmente come ad inizio agosto. Cosa aspettare allora? Nonostante si tratti di frattura composta la precauzione è comunque alta.