«Sono molto felice». Una frase per alcuni versi anche scontata, soprattutto nel calcio di oggi. Ma che a volte ha un significato diverso, più intenso e profondo. Come nel caso di Paulo Dybala, che quella frase così piccola ma significativa la espresse esattamente un anno fa, appena sbarcato a Faro, in Algarve, per firmare il suo contratto con la Roma. Dybala in questi giorni sta lavorando duro a Trigoria, con temperature torride. E, come tutto il gruppo, non vede l’ora di volare ancora in Portogallo (ad Albufeira, dove la Roma sarà dal 22 luglio al 2 agosto), con un clima sicuramente migliore e un caldo più mite. Adesso, però, bisognerà mettere presto tutti i paletti giusti. E anche necessari. Perché Dybala lo scorso anno in Portogallo firmò un contratto triennale fino al 2025 (con opzione per il quarto anno) a cifre relativamente basse (3,8 milioni di euro più bonus, che poi lo hanno portato ai 6 complessivi). In quel contratto c’è una clausola per l’estero da 12 milioni di euro (con scadenza il prossimo 30 luglio) che fa gola a tanti club, sia in Premier (Chelsea su tutti) sia in Arabia Saudita, il nuovo eldorado del calcio mondiale. Antun, l’agente di Paulo, sarà di nuovo a Roma alla fine di questa settimana e magari ci sarà anche l’occasione di mettersi a tavolino con Tiago Pinto, prima che il g.m. voli in Portogallo per la seconda parte del ritiro giallorosso.
gasport