«Dobbiamo vincere, il pareggio non serve a niente. Dobbiamo rischiare tutto per vincere la partita perché il problema non è la qualificazione, ma arrivare primi nel girone». È carico José Mourinho, alla vigilia del match di stasera a Ginevra contro gli svizzeri del Servette (ore 21, diretta tv su Sky e Dazn e in chiaro su Tv) in cui la Roma si gioca dovrà fare risultato pieno. Lo Special One si aspetta una gara diversa da quella di Praga. «Quella partita è stata inaccettabile, al di là del risultato che a volte può succedere. L’ho vista dalla tribuna e non mi è piaciuto l’atteggiamento, è vero che poi c’era il derby che per la gente ha un significato diverso ma è stata una partita orribile e inaccettabile. Ne abbiamo parlato, ma è il passato, ora pensiamo al Servette che è un avversario difficile che affronteremo su un campo disastroso».
Non potrà fare troppi calcoli, la formazione giallorossa. Ma dovrà tornare a fare gol: nelle ultime 6 trasferte internazionali è rimasta a secco in 5 occasioni. «Noi abbiamo l’obiettivo di conquistare il primo posto. Loro partiranno forte: speriamo che abbiano la testa al campionato perché il terzo posto nel girone dovrebbero averlo conquistato, e se scendono in Conference possono arrivare fino in fondo. Per questo non penseremo solo ai gol ma soprattutto a vincere: arriveremo all’ultima partita per vedere la differenza reti e potremmo rischiare il 14 dicembre all’Olimpico con lo Sheriff».
Non è ancora il momento di scegliere tra campionato e coppa. «Sono cresciuto in squadre in cui era impossibile pensare che il campionato fosse un obiettivo prioritario rispetto all’Europa: non mi piace questo pensiero. Se arrivassimo in fondo alla competizione e ci sarà il bisogno di fare una scelta la faremo, ma ora è presto». Ci sarà turnover ma non una rivoluzione. «In passato, quando ho cambiato tanto, non ho avuto le risposte che mi aspettavo. La difficoltà è dietro perché senza Smalling non abbiamo opzioni. Nelle altre posizioni dobbiamo fidarci degli altri, abbiamo avuto un confronto e tutti sanno di essere importanti. Abbiamo due trasferte in pochi giorni e ho bisogno di tutti: effettuerò dei cambi e mi aspetto una risposta positiva Anche chi non è abituato a stare in panchina deve avere il senso di responsabilità di entrare e fare bene». Dybala, Pellegrini e Sanches vanno gestiti. «Non giocheranno insieme. Bove deve fare gol, minuti e scendere in campo anche a Reggio Emilia con il Sassuolo. Paulo e Lukaku in tandem? È possibile. Chi gioca dovrà dare tutto perché il pareggio non mi dice nulla. Andiamo avanti, speriamo che a gennaio potremo recuperare qualcuno, e magari che Tiago Pinto riesca a fare un miracolo di gestione e a inserire Kristensen e Azmoun nella lista».