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Mourinho: “Nella ripresa c’è stata un po’ di stanchezza. Rigore? Ecco cosa ho detto a Pellegrini. Ottimista per il recupero di Dybala”

Le parole a Dazn nel prepartita

Come procede la ricarica delle energie?
“Speriamo bene, lo sappiamo già: non ci sono novità, una squadra che gioca in Europa e soffre un po’ e quando giochiamo contro una squadra che si prepara tutta la settimana l’energia è alta ed è più difficile. Preferisco stare in Europa con queste difficoltà che non starci.”

All’andata è finita 4-0 per loro…
“Ogni partita è una partita, quella che hai perso non la puoi vincere e viceversa. C’è un passato, abbiamo perso e quella non la possiamo vincere. Oggi è una partita completamente diversa e abbiamo possibilità di vincere.”

Oggi manca l’artista Dybala. Da chi si aspetta l’arte?
“Dagli altri, e se non c’è arte avremo lavoro, umiltà, empatia con i tifosi. Cerchiamo di portare il miglior risultato possibile contro una squadra molto difficile.”

Come si immagina l’attacco della Roma?
“Dobbiamo giocare come squadra, non siamo in condizioni di giocare in modo individuale. Siamo più squadra, dobbiamo fare tutto il possibile per stare bene e solidi, giocare nel miglior modo con le nostre limitazioni.”

Le parole a Dazn nel post partita

Dybala c’è giovedì?
“Forse. Sono più positivo che negativo, ma vi rispondo forse.”

Il punto di forza della Roma è la fase difensiva. E’ una grane forza che hai dato a questa squadra…
“Io dico sempre che la qualità degli allenatori normali come me, dove non posso scegliere tutti i giocatori che voglio e abbiamo le limitazioni, quello che devo fare è sviluppare i punti di forza e cercare di nascondere al massimo le nostre debolezze. Noi non siamo una squadra con tanti giocatori veloci davanti. Quando Celik o El Shaarawy o Gini hanno abbassato l’intensità, la squadra si è abbassata e ha sofferto. Ma sappiamo soffrire, il risultato è importante ma ora dobbiamo dimenticare il campionato e vedere se è possibile giovedì, io penso di si”

Cosa c’era nell’abbraccio con Pellegrini?
“Serviva vincere e serviva giocare con fiducia e senza avere nessun tipo di pressione per il rigore sbagliato o per qualche performance non fantastica. Non abbiamo bisogno di dire sempre quello che succede internamente, è un giocatore che ha la nostra fiducia. La decisione del rigore oggi è mia: pensavo che lui non aveva bisogno di questa pressione extra. Gli ho detto che se c’era un rigore sul 2-0 era suo, se era decisivo no. Ha fatto un ottimo gol, ha ricevuto commenti negativi sui social dopo il Feyenoord ma la realtà del mondo di oggi è questa qua: faccia a faccia con i tifosi, fare la partita che ha fatto e capire che nel bene e nel male siamo tutti insieme.” Oggi hai schierato 6 giocatori italiani, poi è entrato Spinazzola, poi c’erano i giovani. Quanto è importante avere un blocco così italiano nello spogliatoio?
“A me piace, è questa la conseguenza della nostra natura e realtà economica? No, è anche un modo di pensiero della società e io ho accettato di avere un ottimo rapporto con il calcio di base e il calcio giovanile. Mi piace avere questo nucleo italiano, oggi il calcio è universale, ci sono tanti giocatori stranieri ma io continuo a pensare che la gente di casa, casa Roma o di casa Italia, hanno questa specificità di adattarsi e di creare questo tipo di situazione dove gli altri che arrivano sentono che la squadra è una famiglia e che c’è empatia con i tifosi e questo è uno dei motivi per cui la squadra vince, pareggia, gioca bene o male: con i tifosi sempre insieme. Questo mi fa piacere. Bove oggi è stato fantastico ma ha fatto un errore che poteva cambiare l’inerzia della partita se Rui non avesse parato il rigore. Sono arrabbiato con Bove? No, è la natura della crescita. Sono molto contento per un ragazzo italiano, romano e romanista, che gioca una volta in più e farlo bene.”C’era questo problema dei gol, oggi sembra essersi risolto…
“Abbiamo cambiato diversi giocatori, Lorenzo e Wijnaldum giovedì hanno giocato 45 minuti, altri non hanno neanche giocato. Abbiamo rischiato, però una risposta ottima della squadra come squadra. Il risultato può sembrare partita risolta e facile, ma io onestamente non l’ho mai sentita così, neanche nel 2-0. Dopo il rigore parato hanno cambiato l’inerzia della partita, noi abbiamo abbassato la pressione, lì abbiamo iniziato a sentire la stanchezza. Dopo il terzo gol finisce la partita ma il 3-0 non è il risultato che ho sentito durante i 90 minuti.”

Le parole in conferenza stampa

Si aspettava dopo il dispendio di energie di giovedì, questa risposta della squadra? Le condizioni di Dybala?
“Si me lo aspettavo. Bove non ha giocato era fresco, Pellegrini ha fatto solo 45’ era fresco… mi aspettavo energia, intensità e organizzazione e ho visto tutto questo. Il 3-0 non riflette la difficoltà della partita. La situazione di Dybala è in dubbio e anche quella di Abraham.”

Si aspettava di avere 5 punti di vantaggio sulla quarta in classifica?
“No, io non scommetto niente. Ci sono squadre che possono fare pronostici e guardare al futuro con più sicurezza e che soffrono meno infortuni e squalifiche. Per noi è più difficile, io non guardo la classifica.”

Anche oggi ha cambiato modulo ma non cambia il canovaccio di gioco, quale è il segreto?
“Abbiamo fatto anche risultati brutti, non siamo una squadra perfetta. Abbiamo difficoltà a fare 3 vittorie di fila, non abbiamo uniformità di risultati. Lavoriamo tanto, se non possiamo lavorare sul campo, lavoriamo sul visuale. Questo è il nostro lavoro.”

E’ solamente un caso che la Roma è l’unica che ha giocato in coppa e vinto in campionato?
“E’ difficile, non è solo stanchezza fisica ma anche mentale. Anche noi altre volte non abbiamo fatto bene. Quando si giocano competizioni europee contro squadre del tuo paese è più dura, lo dico per esperienza. Siamo tutti nei quarti di finale e vediamo la strada per la finale. E tante volte i giocatori non riescono a concentrarsi per tante gare di fila. Una volta tra ogni partita europea c’erano due settimane di intervallo, adesso c’è n’è una sola. Ovviamente preferisco viverle queste difficoltà, quando si arriva ai quarti si comincia a sentire il profumo di qualcosa che può succedere.”